La notizia scottante della Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) nella Repubblica Democratica del Congo non lascia nessuno indifferente. Venerdì 5 gennaio 2024, infatti, la CENI ha reso pubblica la sua decisione di annullare le votazioni in alcuni seggi e centri elettorali, sollevando numerose domande sulla sua competenza e sulla natura giuridica di questa decisione.
La CENI, in quanto autorità amministrativa indipendente (AAI), ha il potere di prendere decisioni unilaterali, regolamentare e sanzionare. Tuttavia, questa indipendenza non è assoluta e la CENI è soggetta a controlli, in particolare da parte del Parlamento e del Consiglio di Stato.
Nel caso di specie, la CENI basa la sua decisione di annullare le votazioni sulle disposizioni della legge organica che la organizza. È tuttavia opportuno chiedersi se la CENI abbia realmente la competenza materiale per imporre tali sanzioni, in particolare la cancellazione dei voti dei candidati.
Nessuna delle disposizioni della legge organica, infatti, riconosce esplicitamente questa competenza della CENI. Sembra quindi che la decisione della Ceni sia motivata da un eccesso di potere.
Inoltre, in quanto AAI, la CENI è sottoposta al controllo del Consiglio di Stato, che esercita la competenza materiale in materia di contenzioso amministrativo. Pertanto, se la decisione della CENI lede i diritti fondamentali o le libertà pubbliche dei singoli, il Consiglio di Stato può annullare o sospendere gli effetti di tale decisione.
Occorre quindi determinare la giurisdizione competente a conoscere della controversia relativa all’annullamento della decisione CENI. Nel caso specifico, il Consiglio di Stato sembra essere la giurisdizione materiale competente, dato che la CENI è un’istituzione amministrativa indipendente. Va tuttavia sottolineato che l’indipendenza della CENI in quanto AAI è relativa e non esclude il controllo giurisdizionale.
In conclusione, la decisione della CENI di annullare le votazioni in alcuni seggi e centri elettorali solleva questioni di competenza e di legalità. È importante garantire il rispetto dei diritti fondamentali e dei principi democratici in qualsiasi processo elettorale e consentire un adeguato controllo giurisdizionale al fine di garantire l’integrità e la trasparenza delle elezioni. Il Consiglio di Stato svolge un ruolo essenziale in questo processo e dovrebbe esercitare il proprio controllo in modo rigoroso per preservare lo Stato di diritto e la fiducia dei cittadini.