“Restituzione storica dei fondi confiscati: 9 milioni di dollari torneranno alla Nigeria dall’isola di Jersey, paradiso fiscale”

L’articolo “Fondi confiscati restituiti alla Nigeria dai paradisi fiscali dell’isola inglese di Jersey” evidenzia importanti novità nel campo della lotta alla corruzione e all’appropriazione indebita in Africa. Quasi 9 milioni di dollari confiscati nell’isola di Jersey, nota per essere un paradiso fiscale, verranno restituiti alla Nigeria.

Questi fondi sono stati sequestrati dalla Corte reale di Jersey, prima che una decisione del tribunale decidesse di restituirli ad Abuja. Secondo il tribunale di Jersey, questi soldi sarebbero stati destinati all’acquisto di armi e attrezzature aeronautiche tra il 2009 e il 2015 nell’ambito della lotta contro Boko Haram. Tuttavia, queste somme furono infine dirottate verso società di comodo possedute da membri del governo del presidente Goodluck Jonathan.

L’Unità per la criminalità economica e la confisca del Dipartimento legale del Jersey, che ha lavorato a stretto contatto con le autorità nigeriane in questa materia, ha accolto con favore il contributo di Abuja. La data per la restituzione dei fondi non è stata ancora fissata e sarà decisa dal Governo dopo l’approvazione della Corte Reale di Jersey.

Non è raro che le autorità del Jersey sequestrino denaro alla nazione più popolosa dell’Africa. Nel 2020, più di 300 milioni di dollari sottratti dal generale Sani Abacha e dalla sua famiglia e nascosti nei conti bancari del Jersey sono stati rimpatriati in Nigeria a seguito di un accordo storico.

Questa restituzione dei fondi confiscati rappresenta un passo importante nella lotta alla corruzione e al riciclaggio di denaro in Nigeria. Dimostra anche la cooperazione internazionale tra le autorità del Jersey e il governo nigeriano. Si spera che queste misure contribuiscano a scoraggiare gli atti di corruzione e a promuovere la trasparenza nell’uso delle risorse finanziarie del Paese.

È essenziale che i governi di tutto il mondo continuino a lavorare insieme per combattere la corruzione e l’appropriazione indebita, affrontando i paradisi fiscali e restituendo i fondi acquisiti illegalmente. Ciò rafforzerà la fiducia nelle istituzioni e promuoverà lo sviluppo economico e sociale dei paesi interessati.

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