“Operazioni non cinetiche: come le forze armate nigeriane stanno vincendo la battaglia contro Boko Haram”

Operazioni non cinetiche e forze armate nigeriane: un modo efficace per combattere Boko Haram

Nell’ambito della lotta contro il gruppo terroristico Boko Haram, le forze armate nigeriane hanno attuato operazioni non cinetiche che si sono rivelate molto efficaci. In una conferenza sulle operazioni non cinetiche e sulle comunicazioni strategiche, il capo delle operazioni di comunicazione strategica dell’esercito nigeriano, il generale Ibrahim Musa, ha evidenziato i successi ottenuti attraverso questi sforzi.

Tra il 2016 e il 2017, più di 2.000 membri di Boko Haram si sono arresi attraverso queste operazioni non cinetiche, il 67% dei quali faceva parte della fazione guidata da Abubakar Shekau. Da allora, 1.543 terroristi pentiti si sono diplomati nel campo di Mallam Sidi, nello stato di Gombe, e 1935 sono stati rilasciati dal campo di Bulumkutu, nello stato di Borno.

Dal luglio 2021 al 4 maggio 2022, si sono arresi più di 51.828 terroristi e i loro familiari, di cui 13.360 combattenti. In totale, più di 106.000 terroristi e i loro familiari si sono recati nel nord-est del Paese.

Tuttavia, il Generale Musa sottolinea anche la necessità di valutare e analizzare le politiche di sicurezza, i quadri giuridici e operativi in ​​atto. Si concentra inoltre sul rafforzamento del sostegno del governo, anche attraverso lo sviluppo e l’implementazione di sistemi di verifica, nonché sulla formazione del personale governativo e sull’assistenza diretta alle strutture di transizione che lavorano con individui a basso rischio.

Sottolinea inoltre la necessità di mettere in atto la gestione dei casi individuali, servizi di riferimento e iniziative per la costruzione della pace, la riconciliazione e il reinserimento della comunità.

L’importanza delle operazioni non cinetiche e delle comunicazioni strategiche nella lotta al terrorismo è sottolineata anche dal capo dell’intelligence della difesa della Nigeria, il generale Emmanuel Undiandeye. Secondo lui, queste operazioni sono un elemento essenziale della guerra moderna, ma sono spesso trascurate dalle scienze della comunicazione, nonostante la loro importanza.

Aggiunge che la comunicazione strategica viene utilizzata non solo per manipolare la volontà di combattimento del nemico, ma anche per influenzare l’opinione pubblica. Sottolinea l’importanza di utilizzare la comunicazione strategica per influenzare le operazioni e utilizzare strumenti non cinetici per conquistare cuori e menti, rafforzando così la sicurezza e la coesione nazionale.

In conclusione, le operazioni non cinetiche si sono rivelate uno strumento efficace nella lotta contro Boko Haram in Nigeria. Attraverso queste operazioni le forze armate sono riuscite a convincere un gran numero di terroristi ad arrendersi e ad attuare misure per facilitarne il reinserimento nella società. È essenziale continuare a sviluppare e migliorare questi sforzi per combattere efficacemente il terrorismo e garantire la sicurezza e la coesione nazionale.

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