“Mali: la mancata inclusione nel comitato direttivo del dialogo intermaliano solleva dubbi sulla sua reale efficacia”

In Mali, l’istituzione del comitato direttivo per il futuro dialogo intermaliano è oggetto di una pubblicazione ufficiale. Questo comitato, presieduto dall’ex primo ministro Ousmane Issoufi Maïga, riunisce non meno di 140 membri che rappresentano diverse comunità, attori politici, religiosi, accademici e molti altri. L’obiettivo di questo dialogo è promuovere la titolarità nazionale del processo di pace e risolvere i conflitti che scuotono il paese. Tuttavia, alcune figure chiave non sono state invitate a partecipare a questo comitato, il che solleva interrogativi sulla sua reale efficacia.

Tra i membri del comitato direttivo si avverte la mancanza di chiarezza sugli obiettivi concreti del dialogo intermaliano. Quest’ultimo non ha ricevuto alcuna indicazione sui lavori previsti né sulle scadenze previste. Nonostante ciò, affermano che sono in corso discussioni per chiarire questi elementi essenziali.

Tra gli assenti degni di nota di questo comitato ci sono i gruppi armati firmatari dell’accordo di pace del 2015, che non sono stati invitati. Questa esclusione è stata vista come una sorpresa, dato che alcuni di questi gruppi attualmente sostengono le autorità transitorie. Quindi sperano che i nomi da loro proposti possano essere aggiunti in seguito. D’altro canto, i gruppi armati del CSP (Quadro strategico permanente), considerati “terroristi” dal governo maliano, non sono stati inclusi in questo dialogo che loro stessi definiscono una “mascherata”.

Questa esclusione degli attori chiave del conflitto solleva la questione della reale efficacia di questo dialogo intermaliano. Senza la partecipazione di tutti i gruppi armati firmatari dell’accordo di pace, è difficile immaginare come si possa realizzare un processo di pace duraturo. Ciò solleva inoltre dubbi sulla reale volontà del governo maliano di trovare una soluzione pacifica ai conflitti interni.

È quindi essenziale che questo comitato direttivo chiarisca rapidamente gli obiettivi del dialogo intermaliano nonché le modalità di partecipazione dei diversi soggetti interessati. Il successo di questo processo di pace dipende dal coinvolgimento di tutte le parti interessate e da un approccio inclusivo che consentirà di trovare soluzioni durature per la stabilità del Paese.

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