“Tremori nell’istruzione superiore in Sud Africa: il futuro incerto degli studenti dopo la cancellazione di rinomati istituti privati”

I recenti eventi in Sud Africa hanno scosso centinaia di migliaia di studenti, in seguito alla decisione del Dipartimento di istruzione superiore e formazione di cancellare la registrazione di rinomati istituti di istruzione superiore privati ​​come Damelin, CityVarsity, Icesa City Campus e Lyceum College.

Questa decisione, ufficializzata nella Gazzetta Ufficiale venerdì scorso dal direttore generale del dipartimento, Nkosinathi Sishi, fa seguito alla mancata presentazione dei rendiconti finanziari certificati di questi istituti privati ​​dal 2020. Secondo la legge sull’istruzione superiore, questi istituti sono tenuti a fornire questi elementi finanziari per garantirne la trasparenza e la responsabilità.

Parte del Gruppo Educor, il più grande fornitore di istruzione privata dell’Africa meridionale, questi istituti gestiscono 10 marchi educativi in ​​più di 60 campus in Sud Africa e a livello internazionale.

Secondo il portavoce dell’Unione studentesca sudafricana, Asive Dlanjwa, questa decisione del dipartimento è nel migliore interesse degli studenti. Ha inoltre sottolineato che la decisione di rimuovere Educar dalle istituzioni private era all’esame dal luglio 2023 a causa di persistenti problemi di gestione e governance.

In effetti, la Federazione dei sindacati sudafricani (Saftu) aveva già allertato su casi di cattiva amministrazione negli stabilimenti di Educor, citando in particolare i ritardi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti in tutto il paese.

Questa situazione ha causato grande preoccupazione tra gli studenti, come uno di un campus di Braamfontein, che ha espresso timore per il loro futuro educativo dopo la chiusura degli istituti privati.

In questo contesto, gli studenti interessati dovrebbero beneficiare di misure correttive, come il rilascio di trascrizioni e assistenza per l’iscrizione ad altri istituti di istruzione superiore.

Si segnala infine che Educar non si è ancora pronunciata su questa situazione, lasciando molti studenti incerti sul proseguimento del loro percorso formativo.

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