Negli ultimi giorni, il profeta Metuh e la sua presunta profezia sull’imminente fine del mondo hanno scatenato una vivace discussione sui social network. Dopo aver annunciato che il 25 aprile sarebbe stata la data fatale, molti internauti nigeriani hanno reagito con ironia attraverso meme e post divertenti.
Tuttavia, il 25 aprile è passato senza eventi apocalittici, mettendo Metuh al centro dell’attenzione per le sue previsioni mancate. In risposta alle critiche, ha dichiarato su Twitter che la profezia non si era avverata grazie all’intervento divino dopo un periodo di digiuno e preghiera di 21 giorni.
Questa nuova affermazione ha generato ulteriori reazioni sui social media, con molti che si sono espressi nei commenti. La credibilità di Metuh è stata messa in discussione, sollevando dubbi sull’uso della religione per scopi discutibili e sulla manipolazione dei credenti attraverso false profezie.
Questa vicenda ci ricorda l’importanza di mantenere un atteggiamento critico di fronte a simili annunci e di non lasciarsi influenzare dalla paura. È fondamentale esercitare discernimento e razionalità, specialmente di fronte alla diffusione di disinformazione sui social media.
In definitiva, la lezione da trarre è quella di essere vigili, non credere acriticamente a tutto ciò che viene detto e adottare un approccio razionale di fronte alle situazioni che destano preoccupazione.