La posizione della Nuova Società Civile Congolese (NSCC) riguardo alla possibile revisione della Costituzione della Repubblica Democratica del Congo evidenzia una questione cruciale per il futuro del Paese. Questa messa in discussione della legge fondamentale avviene in un contesto complesso, segnato da grandi sfide che la nazione deve affrontare.
Jonas Tshiombela, coordinatore nazionale del NSCC, solleva questioni rilevanti sulla rilevanza e sull’opportunità di una simile revisione costituzionale. Evidenzia la necessità cruciale di affrontare i problemi di governance, corruzione e impunità e mette in dubbio la capacità della revisione costituzionale di risolvere queste questioni fondamentali. Infatti, il semplice fatto di modificare la costituzione non garantisce un effettivo miglioramento della governance e della situazione socio-politica del Paese.
Inoltre, l’NSCC evidenzia la minaccia di balcanizzazione che incombe sul Congo, nonché il contesto di uno stato d’assedio che rende particolarmente delicata, se non addirittura inappropriata, qualsiasi discussione su una revisione costituzionale. In questo contesto di molteplici crisi, la priorità dovrebbe essere data al consolidamento dell’unità nazionale e alla risoluzione delle sfide concrete che la popolazione affronta quotidianamente.
La proposta del presidente Félix Tshisekedi di istituire una commissione nazionale multidisciplinare per esaminare una nuova costituzione solleva preoccupazioni nella società civile congolese. Se l’argomento dell’obsolescenza dell’attuale Costituzione può essere ascoltato, è essenziale garantire un processo di revisione trasparente e inclusivo, che tenga conto delle aspirazioni e dei bisogni dell’intera popolazione.
In conclusione, la decisione di rivedere la Costituzione non va presa alla leggera, perché riguarda il futuro e la stabilità di un intero Paese. È necessario ascoltare le voci divergenti, tenere conto delle realtà sul campo e porre l’interesse generale al centro dei dibattiti. L’NSCC solleva questioni essenziali che meritano una riflessione approfondita e un dialogo aperto per garantire una transizione politica pacifica e democratica nella Repubblica Democratica del Congo.