Il volto nascosto del “modello” ruandese: rivelazioni da storie proibite

Fatshimetrie: Dietro le quinte del “modello” Ruanda

Il Ruanda, sotto la presidenza di Paul Kagame, si presenta spesso come modello di sviluppo dell’Africa. Negli eventi internazionali e sulla scena mondiale, il Paese mette in risalto la sua pulizia, il suo impegno per l’uguaglianza di genere e la sua economia in continua crescita. Tuttavia, dietro questa facciata scintillante si nasconde una realtà molto più oscura, rivelata dal progetto “Rwanda Classified” guidato da Forbidden Stories e dai suoi partner.

Nel febbraio 2024, il porto nazionale nello stato americano del Maryland ha ospitato il Rwanda Day, un evento che celebra il progresso del paese. Uomini d’affari, leader di ONG ed espatriati sono accorsi per assistere ai discorsi che lodavano un ambiente favorevole agli affari e all’innegabile progresso sociale. Questo elogio riecheggia l’immagine di un “Nuovo Ruanda” promossa da Paul Kagame, evidenziando i progressi compiuti dopo il genocidio del 1994.

Il Ruanda, attraverso iniziative come il Rwanda Development Board (RDB), cerca di attrarre investimenti esteri e promuovere la propria immagine a livello globale. La campagna “Visit Rwanda” è un esempio di questa strategia, posizionando il logo sulle maglie delle squadre sportive e collaborando con rinomati eventi internazionali. Tuttavia, sotto questo sguardo si nasconde una realtà meno rosea, dove il dissenso viene represso attraverso campagne di troll, attacchi informatici e talvolta intimidazioni fisiche.

Forbidden Stories fa luce sul lato nascosto di questo “modello” ruandese, svelandone i meccanismi di influenza e repressione su scala internazionale. Le ramificazioni di questa strategia si estendono all’Europa e al Nord America, coinvolgendo agenzie di pubbliche relazioni, lobbisti e operazioni potenzialmente psicologiche. Il Ruanda, nonostante i suoi lodevoli progressi, sembra pronto a tutto per mantenere un’immagine idilliaca, anche se questo significa reprimere ogni voce dissenziente.

È fondamentale distinguere i fatti dalla finzione, svelare il dietro le quinte di un paese apparentemente esemplare, ma i cui metodi possono essere discutibili. Lungi dai discorsi trionfanti, è essenziale mettere in discussione le basi di questa immagine di marca e aprire il dibattito sulla vera natura del “Nuovo Ruanda” promosso dai suoi leader. Solo un’analisi critica e approfondita permetterà di comprendere tutte le problematiche che si celano dietro il sipario di questa frizzante vetrina.

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