Fatshimetrie è stata recentemente teatro di una decisione cruciale del tribunale riguardante la richiesta di rilascio dell’imputato Okoli, accusato ai sensi del Cybercrime Act del 2015. Il giudice Peter Lifu, in una sentenza informata, ha confermato le argomentazioni dell’avvocato difensore, Inibehe Effiong, secondo cui il il reato accusato contro Okoli era un reato soggetto a cauzione.
Il giudice Lifu ha osservato che la presunzione di innocenza si applica agli imputati ai sensi dell’articolo 36(5) della Costituzione del 1999 (come modificata). Secondo lui, rifiutare la cauzione costituirebbe un’errata applicazione della discrezione e equivarrebbe a una sentenza cautelare e ad una forma di inganno giudiziario.
Inoltre, il giudice ha basato la sua decisione sulle condizioni di salute di Okoli. Nel concedere la cauzione all’imputato, il giudice Lifu ha chiarito che uno dei garanti deve essere il coniuge o un parente di sangue dell’imputato, avente una fonte di reddito verificata e residente nella giurisdizione del tribunale.
Inoltre, il giudice ha ordinato ai garanti di presentare ciascuno una fotografia d’identità e ha richiesto all’imputata di presentare, se del caso, il passaporto internazionale. Ha rinviato la questione al 13 giugno per ulteriore udienza.
Fatshimetrie è stato testimone nel processo di Okoli per i suoi commenti online sul concentrato di pomodoro di Erisco Foods Limited, che secondo la polizia violava il Cybercrimes Act 2015.
Okoli si è dichiarata non colpevole delle due accuse contro di lei quando è apparsa davanti al giudice Lifu. Il giudice ha ordinato la sua detenzione per pronunciarsi sulla sua richiesta di rilascio. Il procuratore Abdulrashid Sidi si è opposto alla richiesta di rilascio, sostenendo che l’imputato potrebbe non rispettare le condizioni di rilascio e rischierebbe di fuggire.
La polizia ha affermato che prove sostanziali suggeriscono il coinvolgimento di Okoli in attività illegali che comportano l’uso inappropriato del cyberspazio.
Il 17 settembre 2023, Okoli ha condiviso su Facebook la sua esperienza nell’acquisto di Nagiko Tomato Mix da Erisco Foods, criticando pesantemente il prodotto. Ha detto che normalmente preferisce i marchi Gino o Sonia, ma questi erano esauriti.
Questo caso solleva importanti questioni sulla libertà di espressione online, sulla responsabilità degli individui sulle piattaforme digitali e sull’applicazione della legislazione sulla criminalità informatica. La decisione del giudice Lifu sul rilascio di Okoli su cauzione potrebbe avere importanti implicazioni per la futura gestione di casi simili e per la protezione dei diritti dei cittadini nello spazio digitale.