Il grido degli sfollati del Nord Kivu per ritrovare la propria casa

Fatshimetria

Gli sfollati del Nord Kivu chiedono il ritorno nelle loro terre di origine

Da due-tre anni gli abitanti dei territori del Nord Kivu vivono momenti di grande sofferenza, sfollati con la forza dalle proprie case a causa delle attività dei ribelli dell’M23. Oggi esprimono l’urgente necessità che il loro governo agisca per riconquistare le località occupate e consentire loro così di ritornare nei loro villaggi e città di origine.

L’organizzazione umanitaria APROCID evidenzia l’estrema precarietà in cui si trovano queste migliaia di sfollati, chiedendo all’attuale governo della RDC, guidato da Suminwa, di fare tutto il possibile per alleviare le loro sofferenze e recuperare le aree occupate dai ribelli. Innocent Tuyisabe, direttore di APROCID, sottolinea l’urgenza della situazione e mette in luce le insopportabili condizioni di vita nei campi per sfollati interni come quelli di Kanyarutshinya e Bulengo.

Le testimonianze degli stessi sfollati sono toccanti. Impossibilitati a tornare a casa per anni, sopportano la dura realtà dei campi, affrontando quotidianamente molteplici difficoltà. Le località di Rutshuru e Masisi sono da troppo tempo sotto il controllo dell’M23, il che ha portato ad atti inaccettabili di violenza e abusi. Le popolazioni sono vittime di assassinii e vivono nella paura costante.

Innocent Tuyisabe insiste sull’importanza di ripristinare la pace nella regione per consentire agli sfollati di tornare nei loro villaggi, ricostruire le proprie vite e vivere in sicurezza. Con circa 2,67 milioni di sfollati registrati nella regione del Nord Kivu, la situazione è critica e richiede un intervento immediato.

È essenziale che il governo della RDC reagisca con fermezza per garantire la tutela dei diritti delle popolazioni locali e assicurarne il ritorno in condizioni dignitose. La ricostruzione delle aree colpite dal conflitto dovrebbe essere una priorità assoluta per instaurare un clima di pace e stabilità, consentendo agli abitanti del Nord Kivu di ritrovare speranza e fiducia in un futuro migliore.

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