Fatshimetria
Nella provincia di Bas-Uele, nel cuore della Repubblica Democratica del Congo, una tragedia ambientale e umana scuote le popolazioni che si affacciano sul fiume Télé. Durante il mese di maggio 2024 sono state uccise più di tredici persone e più di cento persone hanno contratto una malattia diarroica acuta, lasciando dietro di sé un tributo impressionante di sofferenza e dolore.
La società civile congolese (SOCICO) lancia l’allarme e punta il dito contro l’inquinamento delle acque del fiume Télé come causa di questa tragedia. I cittadini cinesi che operano nella regione sono accusati di attività mineraria irresponsabile, lasciando dietro di sé una carneficina umana e ambientale. Gli abitanti dei dodici villaggi attraversati dal fiume Télé, abituati ad attingere l’acqua sorgiva da queste acque ormai inquinate, stanno subendo le conseguenze devastanti di questa attività illegale.
Il coordinatore della SOCICO a Bas-Uele, Roger Dangu, si è recato sul posto per valutare l’entità del disastro. I test effettuati confermano la presenza di sostanze inquinanti nel fiume Télé, evidenziando le pratiche irresponsabili degli operatori cinesi. La constatazione è amara e il grido di allarme risuona in tutta la provincia, chiedendo un intervento urgente per porre fine a questa catastrofe umanitaria in atto.
Le autorità locali si stanno mobilitando, consapevoli della gravità della situazione. L’assemblea provinciale di Bas-Uele sta lavorando con i funzionari della provincia di Tshopo per trovare soluzioni efficaci e prevenire nuove morti e malattie. Si stanno prendendo in considerazione misure draconiane per arginare il flagello e proteggere le popolazioni vulnerabili in questa regione già fragile.
Le conseguenze dell’inquinamento del fiume Télé vanno oltre le perdite umane e le malattie causate. L’equilibrio ecologico della regione è minacciato, suggerendo un danno irreparabile all’ambiente e alla biodiversità locale. Se le attività minerarie clandestine dei cittadini cinesi non verranno fermate, si potrà temere il peggio per la regione del Bas-Uele e i suoi abitanti.
È fondamentale adottare misure immediate e concrete per porre fine a questa tragedia. Il fiume Télé, un tempo fonte di vita per le comunità locali, non deve diventare la tomba dei suoi abitanti. È tempo di far sentire la voce di coloro che soffrono e di preservare l’ambiente per le generazioni future. La solidarietà e la cooperazione internazionale sono essenziali per affrontare questa grande sfida ed evitare che altre vite vengano sacrificate sull’altare dell’irresponsabilità e dell’avidità.
Fatshimetrie resta mobilitata per informare, sensibilizzare e agire a favore di un mondo più giusto, più pulito e più umano. La difesa dell’ambiente e dei diritti delle popolazioni oppresse è al centro del nostro impegno, e continueremo a lottare instancabilmente contro ogni forma di ingiustizia e sfruttamento. Unisciti a noi in questa lotta vitale per la preservazione del nostro pianeta e della nostra umanità.