Nell’attuale contesto di crisi migratoria nel Mediterraneo, la nave di salvataggio della ONG Medici Senza Frontiere, la Geo Barents, ha recuperato i corpi di 11 persone morte in mare mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa.
Venerdì pomeriggio, Medici Senza Frontiere ha annunciato che i Geo Barents avevano ricevuto un’allerta dall’equipaggio del SeaBird, l’aereo di salvataggio della ONG Sea Watch, che aveva avvistato corpi di persone che galleggiavano in mare e si è poi spostato nella zona iniziò il recupero dei corpi delle vittime, operazione che durò nove ore.
Fulvia Conte, coordinatrice delle operazioni di salvataggio di MSF a bordo della Geo Barents, ha dichiarato: “Ieri la Geo Barents, dopo aver effettuato due operazioni di salvataggio di una piccola imbarcazione in vetroresina e di un gommone con 109 persone a bordo, ha recuperato i corpi di undici persone in mare , anche grazie al sostegno di Sea Watch, Sea Bird.”
Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), tra il 1° gennaio e il 1° giugno 2024, 282 persone sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo centrale e 449 risultano disperse. Nello stesso periodo, secondo l’OIM, sono stati intercettati e riportati in Libia 7.059 migranti.
“Le persone cercheranno sempre di trovare una vita sicura, non tanto una vita migliore, ma una vita sicura, e dovrebbero esserci vie legali per sfuggire a situazioni assolutamente disumane”, ha sottolineato Conte.
I dati del Viminale mostrano un calo nel numero di migranti in arrivo in Italia rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Fino a martedì erano 21.574 le persone arrivate in Italia via mare dall’inizio dell’anno, rispetto alle 51.628 dello stesso periodo del 2023.
Questa tragedia nel Mediterraneo evidenzia la necessità che la comunità internazionale trovi soluzioni durature per combattere la crisi migratoria, al fine di evitare tali perdite umane e garantire condizioni di vita dignitose per tutti.