Una giornata di mobilitazione cittadina contro l’insicurezza a Butembo

La città di Butembo, situata nella provincia del Nord Kivu, è stata teatro di una paralisi delle attività socioeconomiche lo scorso sabato 15 giugno. Questa paralisi è stata causata dall’appello per una giornata della città morta lanciato dal gruppo di pressione “Parlamento permanente di Furu”. Obiettivo di questa giornata era denunciare i recenti attacchi perpetrati dai ribelli dell’ADF che hanno causato la morte di un centinaio di civili nelle località di Kantine e Kambau, nel territorio di Beni.

Le conseguenze di questo appello si sono fatte rapidamente sentire in tutta la città, con la chiusura di negozi, negozi, mercati e altre attività. I residenti hanno risposto in grande maggioranza a questo appello rimanendo a casa, contribuendo così all’immobilizzazione delle attività abituali.

Fin dall’inizio della giornata, i manifestanti del Parlamento Permanente di Furu hanno eretto barricate sulle principali arterie di Butembo. Questi ultimi hanno anche appiccato incendi prima di essere dispersi dalla polizia. Da notare che la polizia ha dovuto ricorrere a colpi in aria per disperdere i manifestanti, evitando l’uso di mezzi più violenti.

La società civile ha riferito che la maggior parte dei residenti ha preferito restare a casa per motivi di sicurezza, in attesa che la situazione si calmasse. Questa giornata è stata quindi segnata da una tensione palpabile e da un certo timore tra gli abitanti di Butembo.

È importante sottolineare che questo tipo di manifestazioni riflette la profonda insoddisfazione e rabbia della popolazione di fronte alla precaria situazione della sicurezza nella regione. Gli attacchi ricorrenti da parte di gruppi armati, come le ADF, hanno un impatto devastante sulla popolazione civile e richiedono risposte urgenti ed efficaci da parte delle autorità.

In conclusione, la giornata della città morta a Butembo è stata un forte segnale di mobilitazione dei cittadini contro l’insicurezza e la violenza che affliggono la regione. Questa protesta pacifica ma risoluta dimostra il desiderio dei residenti di vedere rispettati i loro diritti fondamentali e di vivere in un ambiente sicuro e pacifico.

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