L’influenza della voce congolese si estende anche all’Italia: storica l’apertura dell’Agenzia Stampa Congolese a Roma

“L’influenza della voce congolese si estende ora anche sul suolo italiano, con l’apertura dell’ufficio di rappresentanza dell’Agenzia Congolese di Stampa (ACP) a Roma. Questo progresso segna una svolta importante nel modo in cui la Repubblica Democratica del Congo ( DRC) sceglie di presentare la sua immagine al mondo.”

L’Ambasciatore congolese in Italia, Paul Émile Tshinga, sottolinea l’importanza di questa iniziativa, che mira a offrire una prospettiva autentica sulla situazione attuale nel Paese. L’ACP diventa infatti la voce delle molteplici realtà della RDC, al di là degli stereotipi spesso veicolati dai media internazionali.

Il Direttore Generale dell’ACP, Bienvenu-Marie Bakumanya, sottolinea il ruolo cruciale di questo ufficio di collegamento nella copertura delle notizie italiane e della Santa Sede, dando uno sguardo nuovo alla RDC e alla sua diaspora a Roma. Non si tratta solo di diffondere informazioni concrete, ma anche di promuovere storie di successo e iniziative positive che plasmano quotidianamente il Paese.

La presenza della RTNC, rappresentata dal suo vicedirettore generale, il professor Adolphe Votho, testimonia l’importanza data dai media pubblici congolesi a questa apertura internazionale. Chiede un sostegno continuo da parte delle autorità per superare le sfide dell’isolamento dei media e per ripristinare l’immagine della RDC sulla scena mondiale.

Per padre Stanis Kambashi, gesuita congolese residente in Italia, questa iniziativa è motivo di orgoglio e speranza. Sottolinea il potere dei media nella costruzione dell’immagine di un paese ed esprime il desiderio che l’ACP diventi un riferimento internazionale, come i suoi predecessori nel paese.

In breve, l’apertura dell’ufficio di rappresentanza ACP a Roma rappresenta un nuovo capitolo nella comunicazione internazionale della RDC. È un’opportunità per evidenziare le molteplici sfaccettature di un Paese ricco di diversità, talento e potenziale e per rafforzare i legami tra la diaspora congolese e la sua terra d’origine. Possano questi scambi mediatici contribuire a costruire ponti di informazione e di comprensione, al di là dei confini geografici e dei vecchi pregiudizi”.

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