Il funerale di Rebecca Cheptegei, un’atleta olimpica ugandese tragicamente morta la scorsa settimana in Kenya a seguito di un attacco mortale da parte del suo compagno, ha suscitato un’ondata di emozione e sostegno senza precedenti in Uganda. Migliaia di persone si sono riunite per rendere l’ultimo saluto in una piccola città vicino al confine con il Kenya durante un funerale militare.
Rebecca Cheptegei, 33 anni, era un sergente dell’esercito ugandese e la sua tragica perdita ha colpito profondamente non solo la sua famiglia e i suoi cari, ma anche un’intera nazione in lutto. Questa cerimonia funebre, in cui gli ufficiali militari hanno svolto un ruolo predominante a causa del rango del defunto, è stata costellata di elogi e commoventi testimonianze dei suoi compagni atleti, dei membri della sua famiglia e di altri presenti sul campo del club sportivo Bukwo.
La storia dell’attentato costato la vita a Rebecca Cheptegei è agghiacciante. Il suo compagno, Dickson Ndiema, l’ha cosparsa di benzina nella sua casa nella contea di Trans-Nzoia in Kenya, provocandole gravi ustioni sull’80% del suo corpo. In seguito a questo atto indicibile, Ndiema ha subito ustioni significative sul 30% del suo corpo ed è morto a causa delle ferite riportate. Il movente di questa tragedia sembra essere una lite riguardante un appezzamento di terreno acquistato dall’atleta in territorio keniano.
L’attacco scioccante ha riacceso le richieste di protezione delle donne corridori vittime di sfruttamento e violenza nell’Africa orientale. Rebecca Cheptegei è purtroppo la quarta atleta donna ad essere stata uccisa dal suo compagno in Kenya, evidenziando un modello preoccupante di violenza di genere nel paese. Le autorità e gli attivisti ugandesi si sono mobilitati per chiedere giustizia e la fine di questi atti di violenza insensati.
In Uganda le reazioni non si sono fatte attendere. La first lady e ministro dell’Istruzione e dello Sport Janet Museveni ha descritto l’attacco come “profondamente inquietante”. Il Presidente del Consiglio Nazionale dello Sport dell’Uganda ha denunciato questo atto vile e insensato che è costato la vita ad un grande atleta. Questa tragedia evidenzia una realtà inquietante: nel 2022, il 41% delle donne in Kenya sono state vittime di violenza fisica o sessuale per mano del proprio partner attuale o recente.
Rebecca Cheptegei era un’atleta esperta che ha rappresentato l’Uganda alle Olimpiadi di Parigi, classificandosi al 44° posto nella maratona. La sua prematura scomparsa lascia un vuoto enorme nel mondo dello sport e ricorda la necessità di un’azione urgente per proteggere le atlete da ogni forma di violenza e sfruttamento. Questa tragedia riguarda tutti noi e deve fungere da catalizzatore per un cambiamento profondo nella lotta contro la violenza di genere.. Possa il ricordo di Rebecca Cheptegei ispirare un futuro in cui ogni donna, indipendentemente dal suo status o professione, possa vivere nella sicurezza e nel rispetto della sua dignità.