Il ritorno dei panda giganti in Cina: le sfide finanziarie dello zoo di Ahtari in Finlandia

Helsinki, Finlandia – La decisione di rimpatriare i due panda giganti, Lumi e Pyry, in Cina rappresenta una nuova pietra miliare per lo zoo di Ahtari in Finlandia. Infatti, dopo aver accolto questi magnifici animali nel gennaio 2018, la situazione finanziaria dello zoo ha costretto i responsabili a fare una scelta difficile.

L’accordo iniziale prevedeva una presenza dei panda in Finlandia per 15 anni, suggellata durante la visita del leader cinese Xi Jinping nel Paese nordico. Tuttavia, le sfide finanziarie che lo zoo deve affrontare hanno portato alla decisione tempestiva di restituire i panda in Cina.

I costi annuali di manutenzione pari a 1,5 milioni di euro, inclusa una tassa di conservazione pagata alla Cina, hanno esercitato pressioni finanziarie sullo zoo. Nonostante un investimento di oltre 8 milioni di euro nelle infrastrutture dei panda, la pandemia ha ostacolato la partecipazione allo zoo, portando ad un accumulo di debiti.

I negoziati sul ritorno dei panda sono durati tre anni, evidenziando le sfide finanziarie e logistiche che lo zoo ha dovuto affrontare. La decisione di restituire i panda alla Cina è principalmente una decisione commerciale presa dallo zoo e non un coinvolgimento del governo finlandese.

Si prevede che la rimozione dei panda non avrà alcun impatto sulle relazioni sino-finlandesi, poiché i due paesi hanno concordato amichevolmente la decisione dopo ampie consultazioni. Nonostante gli sforzi della Cina per sostenere lo zoo, il clima economico e l’aumento dei costi hanno reso il trasferimento inevitabile.

In definitiva, il ritorno dei panda in Cina testimonia le sfide finanziarie che gli zoo di tutto il mondo devono affrontare, soprattutto nell’ambiente economico odierno. Solleva inoltre interrogativi sulla fattibilità di accordi a lungo termine per l’accoglienza di animali esotici, evidenziando le sfide finanziarie e logistiche che accompagnano tali iniziative.

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