Il settore dell’istruzione nella Repubblica Democratica del Congo si trova ad affrontare numerose sfide, come evidenziato dai recenti colloqui tra il Vice Ministro dell’Istruzione Nazionale e della Nuova Cittadinanza, Kezamudru Jean-Pierre, e i membri dei comitati degli uffici provinciali estesi delle province educative Tshopo 1 e 2 a Kisangani. La valutazione dell’inizio dell’anno scolastico 2024-2025 ha evidenziato importanti problemi, in particolare la questione dei pagamenti irregolari agli insegnanti, in particolare nella provincia educativa di Tshopo 2.
La situazione precaria delle retribuzioni degli insegnanti in alcune regioni, con ritardi fino a un mese, ha portato ad uno sciopero nel territorio di Isangi all’inizio dell’anno scolastico. Gli insegnanti di Tshopo 2 hanno espresso il desiderio di essere pagati tramite un istituto bancario piuttosto che tramite la Caritas, l’attuale struttura di pagamento nella regione. Inoltre, il passaggio allo status di dipendente pubblico per gli insegnanti è stato considerato una potenziale soluzione per migliorare le loro condizioni di lavoro e garantire pagamenti regolari in futuro.
Di fronte a queste legittime richieste, il viceministro Kezamudru è stato realista nelle sue risposte, evitando di fare promesse irrealistiche. Ha sottolineato l’importanza di garantire un aumento salariale progressivo, in particolare con il bilancio 2025, per sostenere gli insegnanti nella loro missione educativa. Ha inoltre ricordato che lo sciopero non è la soluzione e che l’istruzione è essenziale per garantire un futuro migliore ai bambini congolesi.
Questo incontro a Kisangani mette in luce le sfide che il sistema educativo congolese deve affrontare, ma anche la determinazione degli attori coinvolti nel trovare soluzioni durature per garantire un’istruzione di qualità per tutti. È essenziale che le autorità locali e nazionali lavorino insieme per affrontare queste sfide e garantire un’istruzione equa e inclusiva per tutti i bambini in tutto il Paese.