Nell’attuale contesto politico della regione settentrionale della Nigeria, le recenti dichiarazioni del Governatore Sule, a seguito del comunicato emesso dal Northern Governors Forum, dimostrano tensioni sul progetto di riforma fiscale, in particolare per quanto riguarda la distribuzione dell’Imposta sul Valore Aggiunto (Iva).
Durante un intervento su Channel Television, il governatore Sule ha sottolineato il ruolo degli Stati del Nord nell’elezione di Tinubu, sottolineando il loro impegno nei confronti della sua presidenza. “Non possiamo sostenere la presidenza di Tinubu, gli stati del nord hanno contribuito in maniera massiccia affinché Tinubu diventasse presidente, e allora noi volteremmo le spalle e gli volteremmo le spalle”, ha detto Sule.
È importante notare che l’obiezione dei governatori del nord non riguarda l’amministrazione Tinubu stessa, ma piuttosto la distribuzione dell’IVA, una delle principali critiche espresse da loro.
Il disegno di legge di riforma fiscale, presentato al Senato e alla Camera dei Rappresentanti il 3 ottobre, propone modifiche significative alla struttura delle entrate della Nigeria. Tra le misure chiave, si parla di rinominare il Federal Inland Revenue Service (FIRS) in Nigeria Revenue Service (NRS) e di esentare dall’IVA le esportazioni di petrolio e gas, nonché i progetti umanitari.
Tuttavia, i leader del Nord esprimono preoccupazione per la formula di distribuzione dell’Iva, temendo potenziali svantaggi per gli Stati del Nord. “Abbiamo notato un punto in questo disegno di legge, questo punto riguarda l’Iva; nessuno è contrario a nulla. Stiamo discutendo la formula di ripartizione dell’Iva. Abbiamo il diritto di essere d’accordo o di non essere d’accordo”, ha chiarito Sule, chiedendo un’equa distribuzione dell’Iva. tenendo conto delle esigenze regionali.
È essenziale trovare un equilibrio tra gli interessi regionali e nazionali per garantire un’equa distribuzione delle risorse fiscali, garantendo al tempo stesso sviluppo e prosperità all’intero Paese. Queste tensioni politiche evidenziano l’importanza del dialogo costruttivo e del coordinamento tra le diverse parti interessate per realizzare riforme fiscali a vantaggio di tutti.