Nel contesto della crescente cooperazione internazionale, i negoziati tra i ministri degli Esteri di Egitto e Cina a Pechino hanno aperto la strada a opportunità di collaborazione in vari settori. L’obiettivo di questo incontro era quello di rafforzare i legami tra queste due potenze, in particolare nei settori economico e finanziario, nonché nel processo di produzione congiunta e di localizzazione industriale in Egitto, in particolare nei settori prioritari.
Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha sottolineato l’importanza di localizzare l’industria dei pannelli solari per la produzione di energia rinnovabile, nonché di creare un’industria delle auto elettriche in Egitto. Queste iniziative mirano a promuovere lo sviluppo sostenibile e la transizione verso tecnologie più rispettose dell’ambiente.
Inoltre, la situazione in Siria è stata al centro dei colloqui tra le due delegazioni. Dopo la caduta di Damasco domenica scorsa, Abdelatty ha discusso con il suo omologo cinese, Wang Yi, della necessità di un processo politico inclusivo in Siria. Ha sottolineato l’importanza di formare un governo rappresentativo della diversità etnica, religiosa e settaria della popolazione siriana. Questo approccio mira a garantire la stabilità e la ricostruzione del Paese in uno spirito di inclusione.
Inoltre, Abdelatty ha condannato fermamente gli attacchi israeliani alla Siria dopo la caduta del governo di Assad. Ha denunciato la distruzione delle infrastrutture e dei siti militari siriani, definendo queste azioni una palese violazione del diritto internazionale. Inoltre, ha criticato l’occupazione israeliana di gran parte della zona cuscinetto, in violazione dell’accordo di disimpegno firmato nel 1974.
Questo incontro tra Egitto e Cina dimostra il desiderio dei due paesi di rafforzare il loro partenariato strategico e di lavorare insieme per affrontare le sfide regionali e globali. Apre nuove prospettive per la cooperazione bilaterale e scambi fruttuosi in settori essenziali per lo sviluppo e la stabilità della regione.