### Le dinamiche invisibili del conflitto in Ituri: verso una rivalutazione delle strategie di pace
Un rapporto delle Nazioni Unite rivela la preoccupante ascesa del gruppo armato Autodifesa delle comunità vittime dell’Ituri (ADCVI), precedentemente noto come Zaire. Ponendosi come “autodifensori”, questo gruppo cerca di invertire la sua percezione negativa, rafforzando al contempo il suo potere locale attraverso alleanze strategiche, in particolare con la coalizione AFC-M23. Questo cambiamento di nome e identità, supportato da un intenso addestramento militare da parte delle nazioni vicine, illustra un rapido adattamento a un contesto complesso.
Il conflitto tra le comunità Lendu e Ngiti, spesso considerato periferico, potrebbe inoltre intensificarsi sotto l’influenza di promesse economiche non mantenute, esacerbando così le fratture esistenti. Di fronte a queste nuove alleanze, gli sforzi di stabilizzazione nell’Ituri devono essere rivalutati, poiché le attuali iniziative di pace rischiano di ignorare le molteplici dimensioni di questa crisi.
Per contrastare la crescente influenza dei gruppi armati, diventa fondamentale riorientare gli aiuti umanitari verso strategie che creino legami con gli attori locali, dando priorità alla resilienza sociale e alla creazione di nuove narrazioni. Questo rapporto non è solo la constatazione di una situazione disastrosa, ma anche un invito urgente a riconsiderare gli approcci alla pace in Ituri per immaginare un futuro unificante che vada oltre la violenza.