**Ripresa dei combattimenti nel Nord Kivu: verso una nuova spirale di violenza?**
Il 9 gennaio 2025, la provincia del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) è stata nuovamente colpita da violenti combattimenti tra le forze armate congolesi e i ribelli dell’M23. Questa escalation di violenza, lungi dall’essere un evento isolato, è il risultato di decenni di tensioni interetniche e di una lotta incessante per il controllo delle risorse. Mentre milioni di congolesi vivono nella paura, la società civile sollecita un approccio militare per risolvere la crisi, sollevando la domanda cruciale: la guerra può davvero portare a una pace duratura?
Di fronte ad una comunità internazionale spesso lenta ad intervenire, il presidente della società civile Lubero, Muhindo Tafuteni Waley, lancia un appello ad un’offensiva globale. Tuttavia, questa filosofia di confronto potrebbe causare ulteriori sofferenze alle popolazioni già vulnerabili. I precedenti tentativi di ripristinare la pace, sebbene occasionalmente efficaci, hanno spesso esacerbato gli sfollamenti forzati e la perdita di vite umane.
In un contesto in cui il sostegno internazionale manca di chiarezza e in cui le questioni geopolitiche complicano l’assistenza, è urgente ripensare le strategie adottate. La necessità di un dialogo autentico e di una cooperazione regionale potrebbe offrire una via d’uscita da questo tragico ciclo di violenza che sta scuotendo la RDC. Mentre continua a risuonare lo scontro delle armi, resta la vera domanda: è ancora possibile la pace in questa regione devastata?